Ogni volta che viaggio per lavoro, ho un piccolo rituale da compiere: compro sempre una cravatta Hermès all’aeroporto. Negli anni, la mia collezione è cresciuta. Non so esattamente perché, ma questo gesto mi fa sentire bene, e continuo a farlo, nonostante già ne possieda una discreta quantità. Indossare una di quelle cravatte e camminare con la caratteristica busta arancione di Hermès forse crea una sorta di dipendenza.
Hermès non è solo famosa per le sue cravatte, ma anche per uno dei beni di lusso più iconici al mondo: la Borsa Birkin, disponibile in diverse varianti, dalle dimensioni più compatte della Birkin 25 fino alla rarissima e desideratissima Birkin Himalaya. Questa borsa oltre a essere un accessorio di moda, nel tempo è diventato un vero e proprio status symbol, tanto che molte donne ne sono profondamente affascinate e in alcuni casi ossessionate.
Cosa rende la Birkin così speciale?
Forse la risposta risiede nella sua esclusività. Hermès produce annualmente solo 12.000 esemplari, a fronte di una domanda che si stima essere almeno tre volte superiore. La casa di moda francese mantiene un’aura di mistero attorno ai numeri di produzione, che possono variare di anno in anno. La produzione limitata è una strategia studiata per mantenere l’esclusività e il valore delle Birkin, trasformando ogni borsa in un pezzo ambito e raro.
Tuttavia, sappiamo tutti che il prezzo di un bene è determinato dall’equilibrio tra domanda e offerta. Mantenere la produzione al di sotto della domanda sicuramente aiuta a sostenere il prezzo, ma da solo questo fattore non è sufficiente a spiegare il fenomeno Birkin. La conseguenza naturale di questa scarsità è la formazione di lunghe liste d’attesa, che possono arrivare fino a sei anni per alcuni modelli. Non tutti, però, sono disposti ad aspettare, soprattutto quando si è ricchi o si vuole impressionare qualcuno. È qui che entra in gioco un florido mercato parallelo, alimentato dai cosiddetti ‘resellers’. Questo fenomeno non si limita alla Birkin di Hermès, ma coinvolge anche altri beni di lusso, come l’iconico orologio Nautilus di Patek Philippe o il Daytona di Rolex.
Borsa Birkin: non è solo un questione di scarsità
La sola scarsità non basta a rendere una Birkin così desiderabile. A questa va aggiunta l’artigianalità e la qualità intrinseca del prodotto. Ogni Birkin è realizzata a mano da artigiani altamente qualificati, che dedicano ore di lavoro meticoloso alla creazione di ogni singola borsa. La qualità dei materiali utilizzati, che possono variare dalla pelle di vitello al coccodrillo fino allo struzzo, insieme all’attenzione ai dettagli, fanno sì che queste borse siano non solo esteticamente perfette, ma anche estremamente durature.
La produzione di una borsa Birkin di Hermès richiede un lavoro estremamente dettagliato e complesso. Ogni borsa è realizzata interamente a mano da un singolo artigiano, che può impiegare tra 18 e 25 ore per completare una Birkin. Questo tempo può variare in base alla complessità del modello, ai materiali utilizzati e agli eventuali dettagli personalizzati richiesti dal cliente. Personalmente, possiedo una semplice cintura Hermès da quasi dieci anni, e posso assicurare che sembra ancora come nuova, come se l’avessi acquistata ieri. Questo livello di qualità è uno degli aspetti che rendono la Birkin un investimento sicuro.
Un altro fattore chiave è il valore del brand e la sua eredità storica. Hermès è sinonimo di lusso e tradizione, con una storia che risale al 1837. Il marchio ha costruito nel tempo un’identità che associa il suo nome all’eccellenza artigianale e all’esclusività. Possedere una Birkin non significa solo acquistare una borsa, ma entrare a far parte di questa eredità, possedendo un pezzo di storia.
Infine, è impossibile ignorare la percezione di status associata alla Birkin. Non è solo un accessorio di moda, ma un simbolo di successo e ricchezza, amplificato dalla sua associazione con celebrità e figure di alto profilo. Hermès non ha bisogno di fare pubblicità tradizionale per la Birkin; la rarità e l’accesso limitato creano una domanda naturale, sostenuta dal passaparola e dall’ammirazione pubblica.
I numeri di Hermès
Questa strategia non è semplice da mettere in pratica, ed è ciò che rende la storia di Hermès così affascinante. A differenza di altre aziende del lusso come Patek Philippe, Hermès è non una società privata ma società quotata in borsa, con il ticker RMS.PA sulla Borsa di Parigi.
La società, mentre scrivo questo articolo, ha 23.000 dipendenti e una capitalizzazione di mercato di 233 miliardi di euro. La quotazione in borsa offre vantaggi, come la possibilità di crescere rapidamente, ma introduce anche pressioni legate ai risultati trimestrali che rende ancora più complesso implementare queste strategie.
Tutto questo solleva una domanda interessante: è più vantaggioso essere un consumatore appassionato o un azionista di lungo termine?
Il grande dilemma
Il grande dilemma per un investitore è decidere se conviene di più acquistare la Birkin più iconica o investire nelle azioni della società. Questa è una questione su cui vale la pena riflettere, considerando non solo il valore di rivendita della borsa, ma anche il potenziale rendimento finanziario di Hermès come azienda quotata.
Ricordo che qualche anno fa, insieme ai miei colleghi, ricevetti un bonus che ho investito integralmente comprando un ETF sull’S&P 500 per il mio piano d’accumulo. All’epoca ero in fase di accumulazione, e ogni singolo centesimo era destinato agli investimenti. In certi periodi, riuscivo a risparmiare fino al 70% del mio stipendio; oggi mi chiedo come ci sia riuscito. Penso che all’epoca fossi in uno stato di “flow”. In quell’occasione, accompagnai un mio collega a Hong Kong, dove era alla ricerca di una Birkin per sua moglie per festeggiare il premio ricevuto. Tipo caso di effetto Diderot. La borsa costava circa 25.000€, ed è stato lì che ho scoperto questo mondo, per me completamente nuovo.
Una Birkin o l’equivalente in azioni?
Ma cosa sarebbe successo se il mio collega avesse comprato azioni della società o un semplice ETF, e avesse fatto alla moglie un regalo più modesto?
All’epoca, con 25.000€ avrebbe potuto acquistare 104 azioni Hermès, che allora costavano 239€ l’una. Mentre scrivo questo articolo, quelle azioni valgono 2.169€ ciascuna, il che significa che se avesse tenuto le azioni per dieci anni, avrebbe 225.576€. Oggi, con il valore di quelle azioni avrebbe potuto comprare un appartamento. Nelle vita alcune decisioni sono cruciali e possono avere un impatto enorme sul nostro futuro.
Oltre all’apprezzamento del capitale, avrebbe anche beneficiato dei dividendi. L’ultimo dividendo è stato di 10€ per azione, equivalenti a 1.040€ complessivi, e il prossimo sarà di 15 € per azione. Ecco gli ultimi cinque anni: come si vede dalla tabella, l’azienda ha sempre distribuito regolarmente i dividendi. Nel periodo oggetto di analisi equivalgono ad altri 7.378€ di dividendi che sommati ai 225.576€ portano il valore finale dell’investimento a 232.954€
Non ci resta che valutare il costo opportunità e confrontare l’andamento del titolo rispetto al consueto benchmark di riferimento rappresentato dall’S&P 500. La società, è uno dei rari casi, che ha battuto sempre l’indice negli ultimi dieci anni, e non di poco.
Hermès rappresenta senza dubbio un caso di successo straordinario, sia come azienda che come investimento. I dati sugli ultimi dieci anni dimostrano come l’acquisto di azioni Hermès avrebbe potuto portare a guadagni eccezionali +723%, superando addirittura il benchmark, rappresentato dall’S&P 500 (+205% ), di tre volte e mezzo.
Qualche ragionamento finale
Tuttavia, è fondamentale ricordare che nessun investimento finanziario dovrebbe essere fatto singolarmente. La diversificazione rimane una delle regole d’oro degli investimenti, mai mettere tutte le uova nello stesso paniere.
Ridurre il rischio non concentrando troppo capitale su un singolo titolo o asset class è essenziale per proteggere il proprio patrimonio dalle incertezze e dalla volatilità del mercato.
Oltre agli aspetti puramente finanziari, è importante riflettere anche sul confronto tra il possesso di un bene di lusso e l’investimento in strumenti finanziari. L’acquisto di una Borsa Birkin può offrire una soddisfazione personale immediata, un piacere tangibile e un simbolo di status. Tuttavia, ogni scelta finanziaria comporta un costo opportunità: il denaro speso per un bene di lusso potrebbe essere investito in modo diverso, potenzialmente generando un valore maggiore nel lungo termine.
In questo contesto, bilanciare la soddisfazione personale con scelte finanziarie intelligenti diventa cruciale. La decisione tra acquistare un bene di lusso o investire in azioni o altri asset deve tenere conto degli obiettivi a lungo termine e delle priorità individuali. Inoltre, è prudente ricordare che l’investimento in un bene di lusso, come una borsa Birkin o un orologio Patek Philippe, non dovrebbe mai superare il 5% della propria ricchezza. Questo approccio aiuta a mantenere un equilibrio finanziario sano e a ridurre i rischi associati a spese significative su beni non liquidi.
On avance!
P.S. Il mio collega alla fine si è separato… chissà che fine avrà fatto la borsa Birkin.
Disclaimer: Questo articolo ha uno scopo educativo e informativo. Vuole aiutarti a prendere decisioni in modo consapevole e a sviluppare il pensiero critico in ogni ambito, attraverso esempi concreti. Le decisioni d’investimento finali restano una tua responsabilità personale.