Cosa significa l’indipendenza finanziaria ? Tecnicamente, nel ricevere un flusso costante di denaro dal proprio capitale, superiore ai costi necessari per mantenere lo stile di vita desiderato.
Tuttavia, c’è molto di più in questo concetto. In questo articolo, condividerò il percorso che mi ha permesso di massimizzare il mio reddito da lavoro.
Il reddito può derivare sia dal capitale che dal lavoro, e preferibilmente da entrambi.
Inizialmente bisogna essere focalizzati sul reddito generato dal lavoro per massimizzarlo e raggiungere l’obiettivo: l’indipendenza finanziaria.
Ricorda che i tuoi capitali lavorano 7 giorni su 7, 24 ore al giorno e 365 giorni l’anno. Inoltre, non sono mai malati e hanno una tassazione più favorevole che, in Italia, al massimo è il 26%. Credo sarai d’accordo con me nel constatare che si tratta di due chiari vantaggi. Questi vantaggi sono evidenti, ma è altrettanto importante considerare il valore qualitativo del tempo libero che il capitale accumulato può offrire. Il tema è determinare la quantità di capitale necessaria per permetterci di non dipendere più interamente dal lavoro, avendo così la libertà di scegliere le attività che più ci appassionano.
Il lavoro è una componente essenziale di questo percorso, poiché il reddito che ne deriva è la leva più potente a nostra disposizione.
L’importanza della formazione
È importante iniziare con il piede giusto: una buona formazione universitaria può facilitare l’ingresso nel mercato del lavoro, anche se i primi passi possono essere impegnativi, spesso caratterizzati da stage poco remunerati e contratti precari.
Hai visto che una buona università sicuramente ti aiuta ad inserirti nel mercato del lavoro. Il debutto potrebbe rivelarsi estremamente duro, tra stage mal pagati e contratti a progetto. Non scoraggiarti, è solo l’inizio della carriera, la parte difficile arriva quando, una volta dentro il sistema, devi riuscire a farti strada e lì entrano in gioco altre competenze, tra cui la leadership.
Come potremmo definire in modo semplice che cos’è la leadership? La leadership è quel processo attraverso cui persone normali raggiungono risultati eccezionali. Come vedi dall’immagine sotto, più andrai avanti con la tua carriera, passando da Junior a Senior Manager, meno competenze tecniche ti saranno richieste ma più abilità relazionali ed emotive.
Il primo consiglio è quello di provare ad inseguire le tue passioni. Il motivo è semplice: senza passione tutto il processo sarà più faticoso e correrai il rischio di restare nella mediocrità. In alternativa, per accelerare la tua carriera, puoi decidere di puntare su quei settori che hanno la crescita più rapida, anche se non sono esattamente in linea con i tuoi studi.
Ho avuto sempre la passione per finanza e temi economici
Il mio percorso verso l’indipendenza finanziaria
Personalmente ho iniziato facendo pratica presso uno studio di commercialisti che ho mollato dopo un anno. In Italia il campo delle abilitazioni professionali (commercialisti, avvocati, etc.) è molto lungo. Penso che in certi casi si raggiunga l’apice dello sfruttamento e spesso alla fine i risultati economici sono lontani dalle aspettative iniziali ed inferiori, in proporzione, ai sacrifici fatti. Detto questo, con molto impegno e con grande determinazione anche tale comparto può offrire delle buone soddisfazioni. Tanto in Italia quanto all’estero, le libere professioni presentano ancora oggi i redditi medi, comunque, tra i più elevati.
Seguendo sempre la mia passione, ho fatto un Master in Banca & Finanza che mi ha permesso di entrare in banca. Anche in questo caso l’esperienza è durata poco, perché il lavoro era profondamente diverso rispetto a quanto immaginavo. Posso rassicurarti, qualora ce ne fosse bisogno, che nonostante fossi nella Direzione Finanza di una delle banche più importanti in Italia, dove operavamo direttamente sui mercati finanziari e mi occupavo di strumenti derivati, non era proprio come essere Gordon Gekko nel film Wall Street, né per me né per i miei colleghi.
Ho rinunciato al “posto fisso” per inseguire le mie passioni
Ho notato, sulla mia pelle, che generalmente in Italia i salari sono estremamente bassi in rapporto al costo della vita. Questo sia al momento dell’ingresso in azienda che anche dopo tanti anni di duro lavoro, soprattutto nelle grandi città come Roma o Milano dove si trovano le maggiori opportunità. Bisogna fare tanti sacrifici.
Perciò, dopo queste esperienze ho capito che la scelta più corretta per poter provare a raggiungere l’indipendenza finanziaria, sarebbe stata quella di espatriare ed ho lavorato duramente per raggiungere questo scopo. Alla fine, con un poco di fortuna, ci sono riuscito. Ho iniziato come Chief Financial Officer (CFO) in Africa per una PMI Italiana nel campo delle energie rinnovabili ed ho terminato la mia carriera dopo circa sette anni come Chief Executive Officer (CEO) del Paese.
Durante questo periodo, ho anche avuto la possibilità di partecipare all’ EMBA (Executive Master in Business Administration) della SDA Bocconi. Devo dire che tutto sommato sono stato fortunato e mi è andata piuttosto bene.
Guardare oltre l’Italia
Espatriare può essere brutale, come ha spiegato brillantemente il compianto Sergio Marchionne nel suo discorso al Meeting di Rimini nel luglio 2010.
Per me Sergio Marchionne è sempre stato una importante fonte di ispirazione ed un modello di leadership da seguire. Ti confesso, che nonostante non ho mai avuto l’opportunità di conoscerlo, mi manca moltissimo. Spesso mi chiedo, chissà se SM come avrebbe risolto questo problema o cosa avrebbe fatto. Sulla sua figura non posso fare a meno di concedermi una breve digressione: penso che Sergio Marchionne sia stato uno dei più grandi manager italiani del dopo guerra e che sia stato dimenticato troppo in fretta. Sono sicuro che un giorno sarà rivalutato. Da italiano espatriato, il fatto che una piccola azienda sull’orlo della bancarotta (FIAT) sia riuscita a comprare una grande azienda americana (Chrysler), ripagando il debito in anticipo, mi ha reso più fiero della vittoria dell’Italia ai mondiali di calcio a Berlino.
Tornando all’argomento principale, se hai già fatto delle brevi esperienze all’estero come, ad esempio, il progetto Erasmus, sarà tutto più semplice. Ho fatto la mia prima esperienza da studente espatriato a New York, prima di terminare l’università nel 2000. C’erano ancora le Torri Gemelle, internet non era diffuso e le carte prepagate non esistevano.
Diciamo pure che era un’altra era geologica e che le comunicazioni e l’accesso alle informazioni erano costose e complicate. Feci per tre mesi il cameriere a Manhattan e mi resi conto che, forse, l’Italia non era poi il centro dell’universo. Il mondo era complesso e andava esplorato. Spero che la mia esperienza personale ti fornisca spunti utili per massimizzare il tuo reddito.
Lo scopo di questo primo passo è proprio quello di rafforzare il tuo Capitale Umano (step 1), che di conseguenza ti permetterà di aumentare le tue entrate finanziarie. In questo modo stai iniziando a costruire il modello di riferimento, che sarà aggiornato nei prossimi articoli dedicati al Risparmio (step 2) e Investimenti (step 3)
On avance!