Che cosa significa concretamente investimento personale? In questo articolo, esplorerò tre possibili scenari, sperando che tu possa identificarti in almeno uno di essi.
Il principio di base è che investire su se stessi consente di ottenere risultati potenzialmente illimitati rispetto ai sacrifici necessari. Inizialmente, i benefici supereranno di gran lunga qualsiasi tipo di investimento azionario.
La scelta dell’università come investimento personale
Il primo vero e importante investimento personale che probabilmente farai sarà quello relativo al tuo percorso universitario. Se hai vent’anni e sei in procinto di iscriverti all’università, ti consiglio di eliminare i comodi atenei vicino casa e di andare alla ricerca dell’eccellenza. Probabilmente penserai che sia troppo costoso e che le tue finanze non te lo permettano. Magari anche i tuoi genitori non sono molto favorevoli e non hai voglia di lasciare la tua città, le tue abitudini, i tuoi amici o di rinunciare alla tua “fidanzatina”.
Con riferimento ai costi, nella facoltà di economia della più prestigiosa università privata italiana, la retta è di 5.000 euro annui, ai quali vanno aggiunti il vitto e l’alloggio, mentre in ottime università pubbliche si riesce a stare sotto i mille euro. Esistono poi moltissime agevolazioni economiche. Pertanto, bisogna lottare, fare sacrifici, documentarsi ed adattarsi. Spesso l’argomento delle borse di studio non è preso in considerazione con la giusta attenzione, ti posso assicurare che ne esistono tante sia di aziende pubbliche che private, non sottovalutare questa opzione.
Se fosse necessario, all’occorrenza è opportuno anche indebitarsi entro certo limiti. Questo poiché il rendimento sul lungo termine di una buona formazione universitaria supera di gran lunga ogni tasso di interesse sul debito, oltre che ogni altro investimento alternativo. Oggi ci sono inoltre varie possibilità per non pesare troppo sulla propria famiglia. Molti lavori si possono fare da remoto e sono compatibili con gli impegni universitari. Al tempo stesso, anche la didattica è sempre più ibrida.
L’università d’eccellenza aumenta le probabilità di entrare nel mondo del lavoro. Basti pensare a quali grandi opportunità diano gli internship o stage, della durata di tre o quattro mesi, obbligatori e remunerati durante tutto il percorso accademico.
Su questo aspetto occorre dire una grande verità: scegliendo di frequentare un ateneo di una grande città (sia essa italiana, europea o extra-europea), avrai accesso a un network di conoscenze di certo non equiparabile alle strade che potrebbero aprirti le medio-piccole università di provincia.
Dai un boost alla tua carriera lavorativa
Se invece hai già fatto l’università, ti trovi nella fascia di età tra i 30 ed i 40 anni, la tua carriera lavorativa è in stallo oppure sei frustrato perché fai un lavoro che non ami particolarmente e che ti sta lentamente logorando, il consiglio è fare un Master in Business Administration (MBA), full time o executive. La scelta è in funzione dell’età e della posizione lavorativa ricoperta. Io ho fatto una straordinaria esperienza presso la SDA Bocconi School of Management nel 2018 che mi ha cambiato completamente la vita sotto il profilo professionale e personale.
Per avere un quadro completo delle migliori Business School è sufficiente consultare il ranking del Financial Times. Il costo di un “vero” MBA parte da 50.000 euro. Anche in questo caso esistono diverse agevolazioni economiche e borse di studio, bisogna essere motivati e documentati.
Nel breve periodo, il vantaggio di questo tipo di formazione è molto difficile da misurare in termini quantitativi. Non pensare che dopo la graduation riceverai ogni giorno mail da parte degli head-hunters. In questo frangente, si ripresenta il tema dellae decisioni lieari e non lineari come esposto discusso nell’articolo Investire in te stesso: il Miglior Investimento che Puoi Fare. Tuttavia, un plus indubbiamente esiste, ma non è lineare. Anche in questo scenario il ruolo del networking e delle relazioni che andrai a sviluppare è molto importante.
La complessità della vita e del lavoro
Infine se hai più di 40 anni e dei figli da mantenere, allora la prospettiva è diversa. A 40 anni e passa sei ancora in tempo per sviluppare la tua carriera professionale. Il mondo e anche l’Italia sono pieni di esempi in tal senso. Tuttavia, sarebbe errato non ammettere che a questo punto della vita una buona parte della tua formazione, dell’esperienza professionale e del network relazionale è sostanzialmente già costruito. Ciò che devi fare in questa fase è cercare di massimizzare i suddetti asset.
Le possibilità sono molte. Ad esempio, se lavori in un settore in declino o che sta attraversando un passaggio generazionale, potresti provare a trovare un nuovo impiego magari nello stesso ruolo ma in un settore o in un’impresa più dinamica. Ti assicuro che lavorare in un’impresa che si avvia al fallimento piuttosto che in una in crescita del 20% l’anno fa tutta la differenza del mondo in termini di sicurezza del posto di lavoro, opportunità di carriera, stipendio e bonus.
Insomma, se pensi che ormai ciò che è fatto è fatto ti sbagli di grosso. Nell’economia attuale non si è mai troppo vecchi, a patto di essere sempre sufficientemente “sul pezzo” a livello di aggiornamento professionale. Anche in questo caso un Master può aiutare moltissimo. Solo che, non avendo più l’età dalla tua parte dovrai avere le idee più chiare ed essere più focalizzato sui tuoi obiettivi.
Come dice un antico detto giapponese:
Fino a 60 anni si può iniziare qualsiasi cosa, fino a 90 si può migliorare
L’investimento personale sui figli
In questo scenario c’è un altro aspetto molto importante, i figli. Come genitore, la tua responsabilità non è solo quella di provvedere oggi al loro sostentamento materiale. Ne hai, infatti, una ben più importante che è iniziare a programmare il loro futuro. Questo ci riporta allo scenario 1.
Parleremo più avanti del concetto di “interesse composto”. Per ora mi limito a dirti che potrai anche non crederci, ma se tuo figlio ha ad esempio 10 anni, mettendo da parte solo 200 euro al mese tutti i mesi nel mercato azionario internazionale, ci sono enormi probabilità che quando tuo figlio avrà 19 anni avrai i soldi per pagare interamente i suoi anni universitari, inclusi vitto e alloggio in una città medio-grande italiana.
Insomma, se reputi che a 40 anni inoltrati è il momento di rilassarsi, sappi che no, non è così. Se anche la tua carriera è sistemata e non hai altre particolari ambizioni, devi preoccuparti seriamente dei tuoi figli. Anzi, aggiungo che, poiché in Italia si diventa mediamente genitori tra i 30 anni (le mamme) e i 35 anni (i papà), è probabile che questi calcoli vadano già affrontati quando ci si trova nello scenario 2.
Nei tre scenari esaminati, emerge chiaramente l’importanza di un approccio proattivo all’istruzione e al miglioramento professionale, indipendentemente dalla fase della vita in cui ci si trova.
On avance!